


Aaron Swartz: programmatore informatico e attivista pioniere
Swartz era un programmatore di computer americano e attivista di Internet noto per il suo lavoro nel movimento del software libero e per la sua difesa del movimento per l'accesso aperto. È stato co-fondatore del sito web Demand Progress, che promuove cause politiche progressiste, tra cui le libertà civili, la trasparenza del governo e la libertà di Internet.
Swartz è stato anche una figura di spicco nello sviluppo del formato di feed web RSS, ed è stato uno dei creatori del formato di scrittura Markdown. È stato un pioniere nell'uso della licenza Creative Commons per rendere il proprio lavoro disponibile affinché altri possano utilizzarlo e svilupparlo.
Swartz è nato il 6 agosto 1986 a Highland Park, Illinois. È cresciuto in una famiglia di attivisti ed è stato attratto dalle cause politiche fin dalla tenera età. È stato coinvolto nel movimento del software libero mentre era ancora al liceo e ha partecipato alla prima Conferenza internazionale sul software libero nel 1999.
Nel 2005, Swartz è stato uno degli organizzatori del primo Summit mondiale sulla governance di Internet, che ha riunito esperti da tutto il mondo. il mondo per discutere del futuro di Internet. Ha anche contribuito a lanciare il Progressive Technology Project, che mira a utilizzare la tecnologia per promuovere cause politiche progressiste.
Swartz è stato arrestato nel 2011 con l'accusa di aver scaricato milioni di articoli accademici dal database online JSTOR senza la dovuta autorizzazione. Ha rischiato fino a 35 anni di carcere e una multa di 1 milione di dollari, ma è morto suicida l'11 gennaio 2013, prima che il caso venisse processato. La sua morte ha scatenato un dibattito nazionale su questioni quali la pirateria online, la legge sulla proprietà intellettuale e il trattamento degli attivisti da parte del sistema di giustizia penale.
Nel complesso, Aaron Swartz era un pensatore visionario e un appassionato sostenitore della giustizia sociale, che utilizzava le sue capacità tecniche e buon senso politico per spingere per un Internet più aperto e inclusivo. La sua eredità continua a ispirare attivisti e tecnologi di tutto il mondo.



