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Comprendere l'apollinarismo: un'eresia cristologica

L'apollinarismo è una dottrina cristologica sviluppata dal vescovo Apollinario di Laodicea del IV secolo. Secondo questa dottrina, Gesù Cristo aveva dentro di sé un Logos o ragione divino, ma non un'anima o una psiche umana. Questo punto di vista era considerato una via di mezzo tra gli estremi del Nestorianesimo e del Monofisismo.

Apollinario sosteneva che poiché Cristo era sia pienamente Dio che pienamente umano, aveva due nature, una divina e una umana, ma solo una ipostasi o persona. Il Logos divino era la natura superiore che governava e dirigeva la natura umana. Questa visione era vista come un modo per evitare gli errori del Nestorianesimo, che enfatizzava la separazione delle due nature, e del Monofisismo, che tendeva a fonderle in una sola.

Tuttavia, la dottrina di Apollinario fu criticata sia dai teologi ortodossi che da quelli latini per aver minimizzato la aspetto umano della natura di Cristo. La Chiesa ortodossa alla fine rifiutò l'apollinarismo come un'eresia perché negava la piena umanità di Cristo, mentre la Chiesa latina lo rifiutò perché negava la piena divinità di Cristo.

Oggi l'apollinarismo è considerato una nota storica e i suoi insegnamenti non sono ampiamente accettati da qualsiasi denominazione cristiana. Tuttavia, il dibattito sulla cristologia continua ad essere una questione importante nella teologia cristiana, con diverse denominazioni e teologi che sottolineano diversi aspetti della natura e della missione di Cristo.

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