


Comprendere Shivah: una guida ai sette giorni di lutto nel giudaismo
Shivah (scritto anche Shiva) è un termine usato nel giudaismo per riferirsi ai sette giorni di lutto che seguono la sepoltura di un parente stretto, tipicamente un genitore, figlio o coniuge. Durante questo periodo, ci si aspetta che la persona in lutto si astenga da determinate attività e osservi determinati usi e costumi per esprimere il proprio dolore e onorare la memoria del defunto.
La parola "shivah" deriva dalla parola ebraica per "sette", come il il periodo di lutto dura sette giorni. I primi tre giorni di shivah sono considerati il periodo più intenso del lutto, durante il quale ci si aspetta che la persona in lutto rimanga a casa ed eviti le interazioni sociali. I restanti quattro giorni sono meno intensi, ma ci si aspetta comunque che la persona in lutto si astenga da determinate attività e osservi determinate usanze.
Durante il periodo di Shivah, ci si aspetta che la persona in lutto:
* Astenersi dal lavoro o da altre responsabilità
* Eviti le interazioni sociali e le riunioni pubbliche
* Sedersi a terra e coprire la testa con un tallit (scialle da preghiera) o altro panno
* Recitare preghiere e leggere brani della Torah o altri testi religiosi
* Accogliere visitatori che vengono a porgere i loro omaggi e porgere le condoglianze
* Astenersi dal pettinarsi, dal lavarsi , o indossare abiti puliti...* Mangiare cibi semplici ed evitare carne e vino...
Lo scopo di shivah è consentire alla persona in lutto di concentrarsi sul proprio dolore ed elaborare le proprie emozioni in un ambiente solidale e rispettoso. È anche un'opportunità per la comunità di riunirsi e offrire sostegno e conforto alla persona in lutto.



