I Sicarii: ribelli ebrei estremisti del I secolo d.C
Sicarii (singolare: sicarius) era un termine usato dagli antichi romani per descrivere un tipo di ribelli ebrei attivi durante il I secolo d.C. La parola "sicarii" deriva dalla parola latina "sica", che significa "pugnale".
I sicarii erano un gruppo di ebrei estremisti che credevano che l'unico modo per raggiungere i propri obiettivi fosse attraverso la violenza e il terrorismo. Erano noti per l'uso di pugnali e altre armi per attaccare soldati e ufficiali romani, nonché collaboratori ebrei dei romani.
I sicarii erano attivi durante un periodo di grandi tumulti in Giudea, quando l'Impero Romano stava cercando di affermare il proprio controllo sulla regione. Molti ebrei risentivano dell’occupazione romana e vedevano nei sicarii degli eroi che combattevano contro un regime oppressivo. Tuttavia, le autorità romane consideravano i sicarii come terroristi e repressero brutalmente le loro attività.
Uno dei sicarii più famosi era un uomo di nome Eleazar, che guidò un gruppo di ribelli in un attacco fallito alla fortezza romana di Masada nel 73 d.C. Secondo i resoconti storici, Eleazaro e i suoi seguaci si suicidarono piuttosto che arrendersi ai romani.
Il termine "sicarii" è stato usato nei tempi moderni per descrivere altri gruppi o individui che usano la violenza e il terrorismo come mezzo per raggiungere i propri obiettivi. Tuttavia, è importante notare che i sicarii originali erano un gruppo specifico di ribelli ebrei che vivevano in un tempo e in un luogo particolari, e le loro azioni non dovrebbero essere generalizzate o romanticizzate.