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La poliedrica Kundry: esplorazione delle rappresentazioni e del significato di questo demone femminile nell'induismo, nel buddismo e nel giainismo

Kundry (Kundri) è un termine usato nell'Induismo, nel Buddismo e nel Giainismo per riferirsi a un demone femminile o uno spirito maligno. La parola "Kundry" deriva dalla parola sanscrita "Krodhri", che significa "rabbia" o "ira". Nella mitologia indù, Kundry è spesso raffigurata come una bellissima donna con il corpo di serpente e un temperamento feroce. Si dice che sia la figlia della dea Durga ed è associata al dio Shiva.

Nel buddismo, si ritiene che Kundry sia uno spirito femminile che causa malattie e sofferenze. Viene spesso raffigurata come una bellissima donna dal collo lungo e dal corpo di serpente. Nel giainismo, Kundry è considerato uno spirito malevolo che causa danni agli esseri umani. Viene spesso raffigurata come una donna con il corpo di serpente e un'espressione feroce.

In alcune tradizioni indù e buddiste, si ritiene che Kundry sia una potente entità spirituale che può concedere doni e benedizioni a coloro che la adorano. Tuttavia, è anche temuta per la sua capacità di causare danni e sofferenze a coloro che la fanno arrabbiare. Nel giainismo, Kundry è considerata un'entità negativa che deve essere superata per raggiungere la liberazione spirituale.

Nel complesso, Kundry è una figura complessa e sfaccettata nella mitologia indù, buddista e giainista. Rappresenta sia il potere della femminilità che i pericoli della rabbia e del desiderio incontrollati.

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