La storia e il significato del Gamboge, un pigmento giallo tradizionale
Il Gamboge è un pigmento giallo tradizionalmente ottenuto dalla resina dell'albero Garcinia, originario del sud-est asiatico. La resina veniva raccolta praticando delle incisioni nella corteccia dell'albero, e poi veniva fatta bollire in acqua per produrre un liquido giallo-arancio. Questo liquido veniva poi mescolato con altre sostanze, come tuorli d'uovo o gomma arabica, per creare una vernice che veniva utilizzata per vari scopi artistici.
Il Gamboge era molto apprezzato per il suo colore brillante e la sua durevolezza, ed era ampiamente utilizzato nell'arte tradizionale asiatica, in particolare nella pittura buddista e nelle arti decorative. Era utilizzato anche nell'arte europea, dove era conosciuto come "giallo indiano". Tuttavia, l'uso del gamboge è stato in gran parte interrotto a causa della disponibilità di alternative sintetiche e del declino dell'albero della Garcinia in molte parti del sud-est asiatico.
Il gamboge è ancora utilizzato in alcune forme d'arte tradizionali, come il batik e la stampa su blocchi di legno, ma non è è ora utilizzato principalmente per scopi culturali e cerimoniali piuttosto che per la produzione artistica commerciale. La scarsità dell'albero di Garcinia e la difficoltà di estrazione della resina hanno anche reso il gamboge più costoso e meno accessibile agli artisti, il che ha contribuito al suo calo di popolarità.