L'evoluzione della sottocultura skinhead: dalla ribellione della classe operaia alle associazioni di estrema destra
Gli skinhead sono una sottocultura nata nel Regno Unito negli anni '60, in particolare tra i giovani della classe operaia. Il termine "skinhead" si riferisce a una persona che si è rasata la testa, spesso come un modo per rifiutare la cultura tradizionale e abbracciare un'identità più ribelle o controculturale.
La sottocultura skinhead ha le sue radici nella scena mod, che era un movimento giovanile emerso nel Regno Unito agli inizi degli anni ’60. I mod erano noti per i loro vestiti alla moda, gli scooter e l'amore per la musica soul e l'R&B. Tuttavia, alcuni mod iniziarono a rifiutare gli aspetti più tradizionali del movimento e abbracciarono invece un'estetica più operaia e di ispirazione punk. Questi individui divennero noti come skinhead.
Gli skinhead erano caratterizzati dalla testa rasata, dalle Doc Martens e dalle giacche parka. Spesso indossavano bretelle (bretelle) e camicie button-down con un colletto prominente. Lo stile doveva essere utilitaristico e pratico, piuttosto che alla moda o alla moda. Gli skinhead abbracciarono anche un atteggiamento più aggressivo e conflittuale, spesso impegnati in risse e risse con gruppi rivali.
La sottocultura skinhead si è evoluta nel corso degli anni, con diverse fazioni che sono emerse e hanno guadagnato popolarità. Alcuni skinhead sono stati associati a ideologie politiche di estrema destra, come il neonazismo e la supremazia bianca, mentre altri hanno abbracciato un approccio più inclusivo e antifascista. La cultura skinhead si è diffusa anche in altri paesi, tra cui Stati Uniti, Canada e Australia.
Nel complesso, skinhead è una sottocultura caratterizzata dalle sue radici della classe operaia, dall'estetica punk e dal rifiuto della cultura tradizionale. Sebbene in alcuni casi sia stato associato a ideologie politiche controverse, è stato anche abbracciato da molti come simbolo di resistenza e anticonformismo.